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L'anno liturgico bizantino Pasqua Glossario

L'Anno Liturgico Bizantino

L'anno liturgico bizantino è un ciclo di circa un anno, non corrispondente all'anno solare, che celebra gli eventi principali della vita di Gesù, della Madre di Dio e dei santi. Questo periodo guida i fedeli attraverso la memoria delle festività e prepara al culmine della fede cristiana: la Pasqua.


Struttura dell'Anno Liturgico Bizantino

L'anno liturgico si divide in tre grandi cicli:

  1. Feste a data mobile: dipendono dalla Pasqua, quindi cambiano ogni anno.
  2. Feste a data fissa: ricorrono sempre nello stesso giorno del calendario.
  3. Ciclo settimanale: ogni giorno della settimana è dedicato a un tema o a una figura specifica.

I Cicli delle Feste a Data Mobile

Le feste a data mobile si suddividono in quattro periodi principali:

  • Pentecostarion: Dalla Pasqua alla Pentecoste. Durante questo periodo si legge il Vangelo di Giovanni.
  • Ciclo di San Matteo: Dalla Domenica di Tutti i Santi (dopo Pentecoste) al 14 settembre (Esaltazione della Santa Croce). Si legge il Vangelo di Matteo.
  • Ciclo di San Luca: Dal lunedì dopo la domenica successiva alla Santa Croce fino all'inizio del Triodion. Si legge il Vangelo di Luca.
  • Triodion: Un periodo di 10 settimane che prepara alla Pasqua. Comprende tre settimane di pre-quaresima, la Grande Quaresima e la Settimana Santa.

Il Ciclo delle Feste a Data Fissa

Le feste a data fissa sono raccolte nei Minèi, una serie di dodici libri (uno per ogni mese). Ogni giorno vengono commemorati santi, eventi religiosi e, talvolta, eventi civili. Tra queste feste troviamo:

  • Feste religiose: celebrazioni legate a santi, concili, o trasferimenti di reliquie.
  • Eventi civili: come liberazioni, terremoti o altri eventi storici significativi.

Il Ciclo Settimanale

Ogni giorno della settimana ha un significato speciale:

  • Domenica: Resurrezione del Signore (piccola Pasqua).
  • Lunedì: Dedicato agli Angeli.
  • Martedì: Dedicato a San Giovanni Battista.
  • Mercoledì: Commemorazione del tradimento di Giuda (giorno di digiuno).
  • Giovedì: Dedicato agli Apostoli.
  • Venerdì: Commemorazione della Passione di Cristo (giorno di digiuno).
  • Sabato: Dedicato alla preghiera per i defunti.

Le Feste Principali

Le feste bizantine si dividono in tre categorie principali:

  1. Feste Despotiche (dedicate a Gesù):

    • Pasqua, Ascensione, Pentecoste, Trasfigurazione (6 agosto).
    • Esaltazione della Croce (14 settembre), Natale (25 dicembre).
    • Teofania (6 gennaio), Annunciazione (25 marzo).
  2. Feste Teomitoriche (dedicate a Maria):

    • Natività di Maria (8 settembre), Presentazione al Tempio (21 novembre).
    • Dormizione di Maria (15 agosto), Annunciazione (25 marzo).
  3. Feste Aghiasmiche (dedicate ai santi):

    • Commemorazioni dei santi nel giorno della loro morte o del trasferimento delle reliquie.

Le Quaresime Bizantine

Durante l'anno liturgico ci sono quattro periodi principali di preparazione spirituale:

  1. Grande Quaresima: Precede la Pasqua. È un periodo di digiuno e preghiera.
  2. Quaresima degli Apostoli: Precede la festa dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno).
  3. Quaresima della Dormizione: Precede la festa della Dormizione di Maria (15 agosto).
  4. Quaresima di Natale: Inizia il 15 novembre e prepara alla Natività.

Oltre a questi, ci sono altri tre giorni di digiuno importanti:

  • 5 gennaio (vigilia della Teofania).
  • 29 agosto (decapitazione di San Giovanni Battista).
  • 14 settembre (Esaltazione della Croce).

Date di Pasqua Cattolica e Ortodossa


Nel ... del calendario gregoriano:
-> La Pasqua cattolica sarà celebrata il ...
-> La Pasqua ortodossa sarà celebrata il ...

La data della Pasqua ortodossa è calcolata con il calendario giuliano, mentre quella cattolica, dal 1583, con il calendario gregoriano.

 


Come si calcola la data di Pasqua

La Pasqua cristiana segue approssimativamente quella ebraica, ma se ne discosta per due motivi: il primo è che essa si festeggia sempre di domenica, giorno della resurrezione di Gesù, il secondo è che per il calcolo non viene usato il calendario ebraico. Precisamente, nel 325 il Concilio di Nicea fissò la seguente regola: la Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 marzo). Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell'equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, allora occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile.


Breve Glossario Liturgico

 

Termine Definizione
Antifona Si dà questo nome a più parti dell’ufficio liturgico:
  • Un breve ritornello intercalato ai versetti di un salmo.
  • Un salmo o gruppi di salmi.
  • Il gruppo di tropari che forma gli anavathmí.
  • I tre gruppi di versetti di salmo con ritornello e tropario presenti all’inizio della Divina Liturgia.
Anavathmí Si tratta di un gruppo di tropari cantati durante l'Ufficio, che segnano i gradini spirituali (da "anaváthmos", gradino) verso la contemplazione divina.
Apòdosis Giorno conclusivo di una festività importante. Nella liturgia, eccetto per le pericopi, tutto si replica come nel giorno della festività stessa.
Kondákion Tropario che un tempo introduceva, enunciandone il tema, una composizione poetica formata da varie strofe. Con l’introduzione dei canoni, di tali composizioni è rimasto solo il kondákion, talvolta seguito da una strofa aggiuntiva.
Minèi Serie di dodici libri, uno per ogni mese (mín), contenenti il ciclo annuale delle feste fisse dedicate al Signore, alla Beata Vergine e ai santi.
Ode Composizione poetica ispirata a uno dei nove cantici biblici adottati nell’ufficiatura. Fa parte del canone.
Órthros Ufficio che si celebra tra la fine della notte e lo spuntare dell’alba. Corrisponde al mattutino della Chiesa occidentale, ma include anche le lodi.
Proeórtia Giorni, in numero variabile, che precedono le principali feste liturgiche.
Meteórtia Giorni, in numero variabile, che seguono le principali feste liturgiche.
Theotokíon Tropario dedicato alla Madre-di-Dio (Theotókos).
Triságio Triplice acclamazione “Santo” ispirata a Isaia 6,3. Si discute se il suo significato originario sia cristologico o trinitario.
Tropario Piccolo inno che costituisce la base di ogni composizione liturgica. Il termine deriva da trópos (modo), indicando che il tropario è cantato secondo un dato modulo musicale, con un ritmo basato sull’accento tonico.
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