Il profeta Isaia, figlio di Amos, discendente da una tribù reale, nacque attorno al 770 a.C. Egli iniziò a profetizzare alla fine del regno di Ozia e poi di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Nel 681 a.C. circa, sotto il regno di Manasse, figlio e successore del pio Hezekias, avendo denunciato la crudeltà e l'empietà Manasse, fu fatto a pezzi con una sega di legno e così morì da martire.
Di tutti i profeti, egli è considerato il più eloquente, per la bellezza e la nobiltà delle sue parole. Il suo libro di profezie, diviso in sessantasei capitoli, è al primo posto tra i profeti maggiori: egli parlò infatti della venuta del Liberatore, descrivendo il suo concepimento, la sua nascita, le sue opere e la sua passione.