San Onofrio visse nel IV secolo, prima nel cenobio di Hermopolis vicino a Tebe in Egitto, poi come eremita nel deserto, dove sul finire della sua vita terrena fu ritrovato da san Pafnuzio. Quando Pafnuzio lo incontrò per la prima volta nel deserto si spaventò, poiché vide Onofrio coperto di peli come una bestia selvaggia e nudo tranne che nei lombi, dove aveva posto un piccolo abito cucito con foglie. Appena Onofrio vide Pafnuzio gli disse che era giunto presso di lui per volontà divina poiché lui stava per morire e quindi avrebbe dovuto seppellirlo nella grotta dove aveva vissuto nei suoi anni di eremitaggio. Dopo avergli raccontato la sua dura esperienza ascetica, Onofrio morì, e così come gli era stato ordinato, Pafnuzio lo seppellì. Mosso dal desiderio di emulare le gesta di Onofrio, Pafnuzio decise di restare nella grotta, ma non appena vi si stabilì un crollo ne impedì l'uso come riparo e lo stesso albero di datteri che per molti anni aveva fornito nutrimento ad Onofrio si seccò. Allora Pafnuzio comprese che la sua missione era quella di ritornare nel monastero per rendere noto a tutti le gesta di sant'Onofrio.