Sinassario

Sant'Aquila era di Ponto, in Asia Minore ed era un Ebreo. Nell'anno 52 a Corinto lui e sua moglie Priscilla incontrarono san Paolo che compiva il suo primo viaggio in questa città e gli diedero ospitalità, tanto che l'Apostolo rimase con loro per molti giorni, aiutandoli nel loro lavoro di cucitori di tende (At 18:2-3). Dopo la loro conversione si misero alla sequela di Paolo, aiutandolo nella missione apostolica e accettando anche la sofferenza e il martirio quotidiano per il bene della predicazione del Vangelo, come lo stesso Paolo testimonia nella sua Epistola ai Romani, dicendo: «Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa» (Rom. 16:3). Quando e dove morirono non è noto.