Sinassario

Se si deve credere alla vecchia Menologia che lo riguarda, san Longino fu originario della Cappadocia, un centurione sotto gli ordini di Pilato, governatore della Giudea, al tempo dell'imperatore Tiberio. Ricevette l'ordine di presiedere alla Passione e alla Crocifissione e poi a custodire la tomba di Cristo con un distaccamento di soldati. Testimone delle meraviglie che hanno avuto luogo in questa occasione, il terremoto, la notte che sostituisce la luce del sole, le tombe aperte e le rocce si spezzano, ha gridato: "Veramente, era il Figlio di Dio". Ha anche buttato via il denaro che gli è stato offerto per nascondere la Risurrezione di Cristo e si è ritirato con due soldati che successivamente hanno sofferto il martirio con lui. Quindi lasciò l'esercito, tornò nel suo paese e predicò coraggiosamente la divinità di Cristo. Ma Pilato accusò Longino prima di Tiberio di aver disertato l'esercito, di essere tornato nel suo paese e di predicare la divinità di Cristo. Per ordine di Tiberio, fu immediatamente decapitato, come lo furono i suoi due compagni. La sua testa fu inviata dalla Cappadocia a Gerusalemme per attestarne la sua morte.

Epistola

2Timoteo 2,1-10

 Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù  e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
 Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.  Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato.  Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole.  L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra.  Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,  a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!  Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

Vangelo

Matteo 27,33-54

Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo. Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!». E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».