Sinassario

Oggi si ricorda il miracolo di sant'Eufemia compiuto nel 451. Durante il  IV Concilio Ecumenico a Calcedonia convocato contro l'eresia monofisita di Eutiche e Dioscoro, i Padri conciliari, dopo molte discussioni, non riuscivano a raggiungere una deliberazione comune e così decisero di chiedere la conferma divina sulle verità della fede in esame e trascrissero le loro rispettive definizioni su due libri separati. Sigillati, i due tomi vennero posti all'interno dell'urna che conteneva le reliquie di sant'Eufemia, che a sua volta venne sigillata. Dopo tre giorni e tre notti di suppliche e preghiere, alla presenza dell'imperatore Marciano, il reliquiario fu aperto e il tomo degli eretici fu trovato sotto i piedi della Martire, mentre quello degli ortodossi nella mano destra. Questo segno decretò la verità di fede e la commemorazione odierna di sant'Eufemia Megalomartire.

 (Per la vita di sant'Eufemia vedi 16 Settembre)

Inni

Apolitikion

Λίαν εὔφρανας τοὺς ὀρθοδόξους, καὶ κατῄσχυνας τοὺς κακοδόξους, Εὐφημία Χριστοῦ καλλιπάρθενε· τῆς γὰρ Τετάρτης Συνόδου ἐκύρωσας, ἃ οἱ Πατέρες καλῶς ἐδογμάτισαν, Μάρτυς ἔνδοξε, Χριστὸν τὸν Θεὸν ἱκέτευε, δωρήσασθαι ἡμῖν τὸ μέγα ἔλεος.

Lían éf̱franas toús orthodóxous, kaí katí̱schynas toús kakodóxous, E̓ffimía Christoú kallipárthene: tís gár Tetártis Synódou ekýrosas, á i Patéres kaló̱s edogmátisan, Mártys éndoxe, Christón tón Theón ikéteve, dorísasthai imín tó méga éleos.

Hai grandemente rallegrato gli ortodossi e confuso gli eterodossi, o Eufemia, vergine di Cristo: tu hai infatti ratificato le dottrine ottimamente stabilite dai padri del IV Concilio. O martire gloriosa, supplica Cristo Dio di darci la grande misericordia.

Epistola

2Corinzi 6,1-10

 E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.  Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso
.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
 Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero;  ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce,  nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;  con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero;  con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;  nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri;  sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte;  afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

Vangelo

Luca 7,36-50

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».