Sinassario

Nativo di Roma, e desideroso della vita contemplativa, san Sansone si recò in Oriente per visitare alcuni monasteri e formarsi nella lettura della Sacra scrittura e nella preghiera. Ma la sua fama di guaritore e di uomo di fede arrivò a Costantinopoli, dove il partiarca Menas lo chiamò e lo ordinò sacerdote. Nella città imperiale si distinse per la sua virtù e il suo amore per i malati ed i poveri, tanto che guarì l'imperatore Giustiniano, che era stato colpito da una grave malattia.  Per riconoscenza l'Imperatore gli fece costruire un grande ospedale, situato tra le chiese di Santa Sofia e san'Irene che fu poi conosciuto come "L'Ospizio di Sansone". Il Santo vi morì dopo una vita santa e buona.

Epistola

2Corinzi 9,6-11

 Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.  Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.  Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene,  come sta scritto:
ha largheggiato, ha dato ai poveri;
la sua giustizia dura in eterno
.
 Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.  Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro.

Vangelo

Luca 12,32-40

Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».