San Gregorio nacque a Neocesarea del Ponto da genitori che non erano cristiani. Studiò ad Atene, ad Alessandria, a Beirut, e infine per cinque anni a Cesarea di Palestina sotto Origene, dal quale fu anche istruito nella fede cristiana. Poi, nell'anno 240, divenne vescovo della sua città, dove trovò solo diciassette cristiani. Nel momento in cui il Santo morì verso l'anno 265, il conto era invertito e in città vi erano rimasti solo diciassette pagani. Praticamente tutta la durata del suo episcopato fu un periodo di continue meraviglie da lui operate a causa delle quali ricevette il soprannome di "Taumaturgo".
Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:
«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.