Zaccaria, un sacerdote della classe di Abia, prese come sua moglie Elisabetta, una discendente di Aronne. Mentre era sterile, Zaccaria, a somiglianza di Abramo, ricevette una visita da un angelo del Signore mentre si trovava nel santuario per bruciare incenso. L'angelo Gabriele gli annunciò che Elisabetta gli avrebbe dato un figlio, Giovanni, che sarebbe venuto per "preparare per il Signore un popolo ben disposto". Diventato muto come segno del Signore e come punizione per la sua incredulità, riacquistò il suo discorso in modo miracoloso nel giorno della circoncisione di Giovanni. Pieno di Spirito Santo, si rallegrò e pronunciò le lodi che successivamente furono chiamate "Cantico di Zaccaria" (Luca 1: 5-25 e 57-80).
Zaccaria, il padre di Giovanni il Battista, fu, a causa delle opinioni di alcuni Padri della Chiesa, confuso dall'ufficio bizantino con il profeta Zaccaria, il figlio di Barachia, che fu massacrato tra il tempio e l'altare (vedere Matteo 13:35 ).
Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nell'afferrarci saldamente alla speranza che ci è posta davanti. In essa infatti noi abbiamo come un'àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».