Sinassario

San Martiniano era un monaco eremita nativo di Cesarea di Palestina. Dopo 25 anni trascorsi nella dura ascesi monastica, a causa di alcuni uomini che lo avevano in odio subì la tentazione di una prostituta che questi avevano pagato per indurlo in tentazione. La donna vestita di stracci e fingendo di essersi persa, di notte si presentò a lui, supplicandolo di accoglierla nella sua cella per non essere divorata da bestie feroci. Ella durante la notte tentò di condurre il Santo al peccato, ma questi, allo scopo di fare penitenza, accese un fuoco e fissando le fiamme disse: “Misero Martiniano, se sei capace di soffrire il fuoco della perdizione, commetti pure il peccato!”. Così si bruciò e convinse anche la donna a pentirsi.

Dopo essersi ripreso dalle ferite causate dal fuoco decise di spostarsi su di un'isola disabitata per continuare la sua vita ascetica. Vi rimase fino a quando una donna non vi naufragò e per evitare di ricadere in tentazione decise di allontanarsi e di vivere senza fissa dimora. Morì ad Atene nel 422.