Sinassario

Questi santi martiri hanno sofferto per la fede in Persia, sotto il re Sapore II, tra il 339 e il 379. Nativi della stessa Persia, furono le prime vittime della persecuzione di questo re. Santi Achindino, Pegasio e Anempodisto, molto ardenti nella vera fede, coraggiosamente confessarono Cristo e accettarono la sofferenza delle torture. Vedendo le loro sofferenze, Aftonio abbracciò la fede cristiana e fu subito decapitato. Elpidiforo, membro del Senato Reale, si convertì e riconosciuto fu decapitato. Per quanto riguarda i Santi Achindino, Pegasio e Anempodisto, furono gettati in una fossa piena di belve feroci per poi ricevere la palma del martirio, bruciando in una fornace.

Vangelo

Luca 21,12-19

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

Epistola

Ebrei 12,1-10

Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,  tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.  Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.  Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato  e avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli:
Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;
 perché il Signore corregge colui che egli ama
e sferza chiunque riconosce come figlio
.
 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?  Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!  Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita?  Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità.