Sinassario

Atenogene era di Sebastea, in Armenia, e visse al tempo dell'imperatore Diocleziano. Come vescovo viveva con i suoi dieci discepoli nella città mercato di Filactoa, ora chiamata Bedochton, nella quale subì il martirio insieme ai suoi dopo essere stato arrestato dal governatore Filemarkos. Quest'ultimo ordinò che i suoi dieci discepoli fossero decapitati e che Atenogene fosse bruciato.

Sant'Antegone è l'autore di un inno di cui parla san Basilio e che alcuni hanno erroneamente identificato con il canto dei vespri: "fòs ilaròn... - luce gioiosa...".