Traslazione delle reliquie dei santi Bartolomeo e Tito, apostoli
Pagano di origine greca, San Tito credeva in Cristo attraverso l'intervento di San Paolo. Divenne discepolo di San Paolo. Lo seguì soprattutto durante il suo terzo viaggio e gli fu di grande aiuto nella predicazione del Vangelo. Dopo la sua prima prigionia a Roma, l'Apostolo si recò a Creta, lì predicò la fede e, partendo, lasciò il suo discepolo Tito "per completare ciò che restava da fare e costituire sacerdoti in ciascuna città" (Tito 1: 5). Più tardi Paolo gli indirizzò l'epistola che porta ancora il suo nome. Non si sa cosa ne sia stato successivamente di San Tito. Onorato per qualche tempo a Gortina a Creta, le sue sante reliquie furono trasferite a Venezia dove furono conservate nella magnifica chiesa di San Marco Apostolo. Papa Paolo VI riportò le reliquie di San Tito a Creta il 22 agosto 1965.
Letture
- Epistola: Tito 1,1-15; 2,15-3,2; 3,12-15
- Vangelo: Matteo 5,14-19