Si commemora con i collivi il miracolo compiuto da san Teodoro Tiron
La tradizione della benedizione dei collivi, mangiati alla fine della prima settimana della Grande Quaresima, è collegata all'aiuto dato ai Cristiani di Costantinopoli da san Teodoro Tiron attraverso una sua miracolosa apparizione.
Nel 362 l'imperatore Giuliano l'Apostata intuendo che i Cristiani al termine della prima settimana di rigoroso digiuno avrebbero avuto molta fame, diede ordine che nei mercati di Costantinopoli tutto il cibo in vendita fosse contaminato con il sangue degli animali sacrificati agli idoli. Ciò rese il cibo inadatto alla regola del digiuno della Quaresima, sia perché i cristiani durante la Quaresima non potevano mangiare la carne e suoi derivati, sia perché, più in generale, non era consentito cibarsi di alimenti provenienti da sacrifici fatti agli idoli.
Ed ecco che, in aiuto dei Cristiani, accorse san Teodoro Tiron che apparve in sogno a Eudossio, Arcivescovo di Costantinopoli, suggerendogli che la gente quel giorno non mangiasse il cibo comprato al mercato, ma solo collivi, cioè grano bollito misto a miele. Come risultato, nelle chiese di tradizione bizantina, il sabato della prima settimana dei digiuni della Grande Quaresima si commemora, con i collivi, il miracolo dell'apparizione di san Teodoro Tiron.
Letture:
- Epistola: 2 Tim 2,1-10
- Vangelo: Mc 2,23-3,5