Santi Martiri di Nicomedia
Nel mese di marzo del 303, nel diciannovesimo anno dell'impero di Diocleziano, vennero pubblicati degli editti imperiali, validi per tutto il territorio, che davano ordine di distruggere le chiese, bruciare le Scritture e sollevare dalle cariche pubbliche coloro che avessero continuato a professare il cristianesimo. In seguito, sotto l'istigazione di Galerio e di Massimiano, furono promulgati nuovi decreti, ordinando che in ogni paese i capi della Chiesa fossero imprigionati e che questi fossero costretti, con ogni mezzo, al sacrificio.
In Nicomedia, l'attuale Izmit, in Turchia, in seguito allo scoppio di un incendio nel palazzo reale, di cui, per ordine di Massimiano, vennero accusati i cristiani, venne emesso un ordine imperiale che, senza distinzione, mise a morte tutti i cristiani: alcuni perirono di spada, altri furono gettati in fondo al mare, altri ancora furono messi al rogo e, si narra, che incitati da zelo divino alcuni uomini e donne si gettarono volontariamente sulle pire funerarie.
Letture
- Vangelo: Luca 14,25-35