Sant'Isacio (o Isacco) è commemorata in modo particolare il 30 maggio.
San Dalmato era in origine un soldato della seconda Legione detta "Scholarii". Per amore di Dio, si separò dalla moglie e dalla figlia, e preso con se il figlio Fausto andò da san Isacio per abbracciare la vita monastica. Sotto la guida di Isacio Dalmato raggiunse un alto grado di perfezione nella vita monastica. Con l'aiuto di Dalmato, san Isacio costruì un monastero. Dalmato gli succedette come capo del monastero dopo l'anno 406.
In 431, Dalmato partecipò al Terzo Concilio Ecumenico di Efeso, dove mostrò il suo zelo per la fede ortodossa contro Nestorio. Morì intorno al 440, lasciando le redini del monastero a Fausto, suo foglio. Fausto morì in una data incerta, dopo il quarto Concilio Ecumenico di Calcedonia nel 451.
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge.
Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.
Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.