Santi Costantino ed Elena
Il santo e grande imperatore Costantino, figlio di Costanzo Cloro, sovrano delle province occidentali dell'impero romano, nacque intorno al 280 a Naisso, l'odierna Nissa in Serbia. Nel 306 succedette a suo padre.
Secondo la tradizione l'imperatore Costantino fu coinvolto da un evento straordinario: in occasione di una guerra combattuta in Italia contro Massenzio e Massimino che avevano formato una lega contro di lui, mentre si trovava alla testa delle sue truppe, vide in cielo una croce luminosa con sopra iscritto: “Si conquista da questa”. La notte seguente gli apparve in sogno nostro Signore che gli rivelò il significato e il potere della Croce. Al mattino ordinò che fosse fatto un labaro sotto forma di croce con sopra riportato il nome di Gesù Cristo. Il 29 ottobre, nei pressi di Ponte Milvio, la guerra fu vinta, Costantino entrò trionfalmente a Roma e fu proclamato imperatore d'Occidente, mentre a suo cognato Licinio rimase l'impero d'Oriente.
Nel 313 a Milano venne proclamato un editto a favore della libertà di religione, ma Licinio volle continuare a perseguitare i Cristiani; tra i due scoppiò una guerra, finché, nel 324, Licinio fu ucciso e Costantino rimase imperatore d'Oriente e Occidente. Tutte le persecuzioni contro la Chiesa si fermarono, e il Cristianesimo poté trionfare. È in questo periodo che furono poste le basi di Costantinopoli, città che portò il suo nome. Desiderosi di conoscere esattamente la vera fede, nel 325 Costantino volle riunire tutti i vescovi a Nicea, proclamando così il Primo Concilio Ecumenico della Chiesa, qui fu confermata la fede ortodossa e dichiarata la consustanzialità del Figlio al Padre, a confutazione dell'eresia di Ario. Il Consiglio fu presieduto da Osio, vescovo di Cordova, in Spagna, e da Vito e Vincenzo, sacerdoti della Chiesa romana e legati di Papa Silvestro.
Nel 326 Costantino inviò sua madre Elena a Gerusalemme per trovare il sacro legno sul quale Cristo venne crocifisso, da lei ritrovato nel 327. Sant'Elena morì a Roma nel 329.
San Costantino morì invece a Nicomedia, in Bitinia, il 22 maggio 337, dopo aver ricevuto il santo Battesimo e i suoi resti furono conservati nella Chiesa dei Santi Apostoli da lui stesso costruita.
Letture:
- Epistola: Atti 26,1; 26,12-20
- Vangelo: Giovanni 10,1-9