Sinassario

Santa Barbara, nata ad Eliopoli in Fenicia, visse durante il regno di Massimiano. Sebbene figlia di un idolatra di nome Dioscoro, quando raggiunse la maggiore età il suo cuore fu illuminato e lei si avvicinò segretamente alla fede cristiana. In questo stesso periodo Dioscoro iniziò la costruzione di una torre da adibire ad abitazione della figlia e quando dovette allontanarsi da casa per alcune questioni di lavoro, Barbara commissionò agli operai la costruzione di una terza finestra, in aggiunta delle due richieste dal padre, poi con un solo dito incise sul marmo il segno della croce. Quando Dioscoro ritornò chiese il perché della terza finestra e del segno della croce e Barbara rivelò la sua fede nella Santissima Trinità. Poiché si rifiutò di rinnegare la sua fede, Dioscoro la torturò in modo disumano, fino a decapitarla con le proprie mani, nell'anno 290 (per altre fonti era il 306) su di un monte.

La tradizione vuole che Dioscoro, di ritorno dalla montagna nella quale aveva ucciso la figlia, fosse colpito e ucciso da un fulmine: ecco perché da tempi remoti santa Barbara è invocata per la protezione dai fulmini.

Vangelo

Marco 5,24-34

Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male».

Epistola

Galati 3,23-4,5

Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.