Sinassario

Sant'Eustazio era di Sida, in Panfilia, antica regione dell'Anatolia. Inizialmente fu vescovo di Berea, in Siria e in seguito, con l'unanime consenso dei vescovi, del clero e del popolo, fu trasferito alla sede di Antiochia. Prese parte al primo Concilio Ecumenico di Nicea nel 325 ed ebbe un ruolo di rilievo nel confutare coloro che sostenevano la creazione del Figlio. Uomo eloquente, schietto e pieno di zelo per la fede ortodossa, attirò su di sé l'odio degli ariani, tanto che, Eusebio di Nicomedia, Teognide di Nicea e Eusebio di Cesarea, riunitisi ad Antiochia nel 330, riuscirono a deporlo e ad ottenere dall'imperatore Costantino l'esilio del Santo a Traianopoli, in Tracia. Sant'Eustazio morì durante il viaggio, sembra attorno al 338. San Giovanni Crisostomo ha scritto per lui un panegirico.