San Porfirio nacque da una famiglia ricca e nobile in Tessalonica attorno 347. Divenne monaco e per questo lasciò la sua patria e andò prima in Egitto, nel deserto di Scete, dove trascorse cinque anni, poi in Palestina, dove per altri cinque anni si chiuse in una grotta vicino al fiume Giordano, e infine si recò a Gerusalemme, dove, con le sue parole, illuminò tante persone. Per questo il vescovo di Gerusalemme, nel 392 lo ordinò sacerdote e gli affidò in custodia delle reliquie della Santa Croce. Nel 395 fu consacrato da Giovanni, metropolita di Cesarea, in Palestina, vescovo di Gaza. Dedicò le sue forze a confermare i credenti nella loro fede e a far conoscere il Dio vero agli infedeli. Vedendo i suoi fedeli perseguitati dagli idolatri della regione, attorno al 400 si recò a Costantinopoli, accompagnato dal Metropolita di Cesarea, e ottenne dall'Imperatore Arcadio, degli editti contro i manichei. Ritornato nella sua chiesa, poté scacciare gli eretici, bruciare il tempio di Marnas e fare costruire chiese sulle rovine dei templi, in questi stessi anni si espanse la sua fama di taumaturgo. San Porfirio morì il 26 febbraio 420.
Ebrei 13,17-21
Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
Pregate per noi, poiché crediamo di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci bene in tutto. Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché possa esservi restituito al più presto.
Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.