Sinassario

San Polieucto, soldato a Melitene, in Armenia, subì il martirio sotto l'imperatore Decio attorno al 250. Infatti con la promulgazione di un decreto era stata prescritta, sotto pena di morte, la rinuncia a Cristo, ma san Polieucto, senza timore, confessò pubblicamente Cristo e, nello zelo della sua fede, si recò nel tempio degli idoli a distruggerne i simulacri. Persistette nella sua scelta anche davanti alle esortazioni del suocero che era governatore. Mantenendo la promessa fatta al suo amico Nearco, da lui convertito a Cristo, il Santo si dimostrò fermo nel suo credo e per questo morì decapitato.

Epistola

2Timoteo 2,1-10

 Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù  e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
 Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.  Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato.  Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole.  L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra.  Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,  a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!  Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.