Questo Santo, nato in Spagna, è stato arcidiacono della Chiesa di Roma. Curava i vasi sacri della Chiesa e la distribuzione di denaro ai bisognosi. Verso l'anno 257, una dura persecuzione fu sollevata contro i cristiani da Valeriano. Secondo la testimonianza del papa san Damaso I (366-384) Lorenzo fu sequestrato e picchiato crudelmente. Le sue unghie furono strappate e bruciato col fuoco insieme ad altre torture. Gettato in prigione, rimase fedele a Dio trionfando su tutti, terminando il suo martirio il 10 agosto 258.
Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.