Nato a Tessalonica da nobili genitori cristiani, san Demetrio, secondo quanto riportano gli innografi, subì il martirio sotto il regno di Massimiliano e Diocleziano. Si racconta che nel 290 Massimiano, mentre visitava per la prima volta Tessalonica, alzò il Santo al rango di duca di Tessaglia; ma quando scoprì che Demetrio era cristiano, lo fece arrestare. Mentre permaneva a tessalonica Massimiliano indì i giochi tra lottatori, e tra i lottatori a lui preferiti c'era un certo Lieo, di origine barbarica, che per la sua notevole stazza primeggiava su tutti gli altri. Lieo si vantava delle sue capacità e per piacere ancor più a Massimiliano sfidò i cittadini di Tessalonica a gareggiare contro di lui. Tutti gli sfidanti perirono sotto i suoi colpi e vedendo questo, un giovane di nome Nestore, che conosceva Demetrio, chiese al santo la benedizione per combattere e far soccombere Lieo con una sola mano. Ricevuta la benedizione da Demetrio e portando con se il sigillo della preziosa Croce, Nestore si presentò allo stadio, e disse: "O Dio di Demetrio, aiutami!" e subito si lanciò in combattimento contro Lieo, colpendolo mortalmente al cuore. La morte di Lieo rattristò Massimiliano che quando seppe il motivo della sconfitta ordinò l'immediata uccisione di Demetrio con le lance, e per Nestore che fosse ucciso con la sua stessa spada.
A causa delle numerose guarigioni ottenute presso la tomba di Demetrio da coloro che, con fede imploravano la sua intercessione, il governatore dell'Illirico Leonzio, nel 412-413, lì dove giacevano le spoglie del santo, vi costruì una splendida chiesa così da dare lustro al santo cittadino di Tessalonica.
Απολυτίκιοv Ήχος γ’
Μέγαν εύρατο εv τοίς κιvδύvοις, σέ υπέρμαχοv η οικουμένη, Αθλοφόρε τά έθνη τροπούμενον. Ως ούν Λυαίου καθείλες τήν έπαρσιν, εν τώ σταδίω θαρρύvας τόν Νέστορα, ούτως Άγιε, Μεγαλομάρτυς Δημήτριε, Χριστόν τόν Θεόν ικέτευε, δωρήσασθαι ημίν τό μέγα έλεος.
Mègan èvrato en tis kindhìnis, sè ipèrmhon i ikumèni athlofòre ta èthni tropùmenos, os un lièu kathìles tin èparsin en to stadhìo tharrìnas ton Nèstora, ùtos Aghie Megalomàrtis Dhimìtrie, Christòn ton Theòn ikèteve, dhorìsasthe imìn to mèga èleos.
Il mondo ha trovato in te nei pericoli,* o vittorioso,* un grande difensore che mette in rotta le genti. * Come dun que hai abbattuto la boria di Lieo, * incoraggiando Nestore nello stadio, * cosí, o santo Megalomartire Demetrio, * supplica Cristo * perché ci doni la grande misericordia˚.
Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.