San Clemente nacque ad Ancira, in Galazia, Ankara dell'odierna Turchia, sotto Diocleziano. Suo padre era pagano, mentre sua madre era cristiana. Inizialmente visse da monaco, ma più tardi divenne sacerdote e poi Vescovo della sua città. Venne arrestato mentre battezzava dei fedeli e in nome della sua fede in Cristo lotto e patì molte sofferenze, per vent'otto anni fu trasferito da una prigione all'altra e, infine, nel 296, subì il martirio assieme a Sant'Agatangelo, di origini romane, durante il regno di Massimiano.
In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
Filippesi 3,20-4,3
La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!
Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche ad andare d'accordo nel Signore. E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita.
Klìma osiòtitos * ke stèlechos athlìseos, * ànthos ieròtaton * ke karpòs os theòsdhotos * tis pistìs, panìere, * idhìtatos evlàstisas. * All’os Martìron sìnathlos * ke Ierarchòn sìnthronos, * prèsveve Christò to Theò * sothìne tas psichàs imòn.
O tutto santo, fra i fedeli splendesti come ramo di santità, corpo di lotta, fiore di santità, frutto dono divino; come compagno dei martiri e dei gerarchi, prega Cristo Dio che salvi le anime nostre.