San Basilio il Grande, figlio di Basilio del Ponto e di Eumelia di Cappadocia, nacque a Cesarea di Cappadocia intorno al 329-330. Studiò a Cesarea, a Costantinopoli e, infine, ad Atene, dove divenne amico intimo di san Gregorio di Nazianzo. Poco dopo il suo ritorno a Cesarea, attorno al 356, si ritirò in solitudine alla periferia di Neocesarea, e si impegnò a dare ai suoi seguaci sia una solida formazione morale e ascetica, che una regola sui doveri e le virtù dei monaci, cosa che gli valse l'appellativo di “legislatore del monachesimo orientale”. Fu ordinato sacerdote da Eusebio, Arcivescovo di Cesarea, e, nel 370, alla morte di quest'ultimo fu chiamato a succedergli e a governare la Chiesa di Cristo. Durante i suoi otto anni di episcopato si dimostrò testimone della verità di fronte alle eresie e pieno di forza contro le minacce dell'imperatore ariano Valente. Morì il 1° gennaio dell'anno 379.
Le sue opere, piene di saggezza e sapienza, tra cui ricordiamo l'antologia delle opere di Origene “Filocalia”, il Trattato sullo Spirito Santo, il lavoro teologico contro l'ariano Eunomio, i suoi scritti ascetici, le sue regole monastiche, i suoi commenti sulla Sacra Scrittura, i panegirici di molti santi, la sua corrispondenza, assieme allo splendore e alla forza delle sue parole, lo hanno reso degno degli epiteti di "rivelatore del Cielo" e di "Grande".
Basilio, inoltre, ha avuto un importante ruolo nella storia della liturgia cristiana. Ai suoi tempi, infatti, i riti della Chiesa, sino ad allora tramandati oralmente e frutto anche dell'estro del celebrante, iniziarono a strutturarsi e la liturgia andò organizzandosi secondo brevi rituali. L'influenza di Basilio in questi rituali è ben attestata nelle fonti. Restano dubbi su quali parti della Divina Liturgia siano state scritte di suo pugno e quali gli siano state semplicemente attribuite, ma è indubbio che egli ne formulò le iniziali formule liturgiche e il canto degli inni.
Oggi, nelle chiese di tradizione bizantina, la liturgia di san Basilio si celebra nelle domeniche di Quaresima, nella liturgia del Giovedì e Sabato Santo e il 1 Gennaio, per le Chiese d'Oriente giorno della sua festa.
APOLITIKIA
Εἰς πᾶσαν τὴν γῆν ἐξῆλθεν ὁ φθόγγος σου, ὡς δεξαμένην τὸν λόγον σου, δι' οὗ θεοπρεπῶς ἐδογμάτισας, τὴν φύσιν τῶν ὄντων ἐτράνωσας, τὰ τῶν ἀνθρώπων ἤθη κατεκόσμησας, Βασίλειον Ἱεράτευμα, Πάτερ Ὅσιε, Χριστὸν τὸν Θεὸν ἱκέτευε, δωρήσασθαι ἡμῖν τὸ μέγα ἔλεος.
Is pàsan tin ghìn exìlthen o fthòngos su, * os dexamènin ton logon su, * dhi’ù theoprepòs edhogmàtisas, * tin fìsin ton òndon etrànosas, * ta ton anthròpon ìthi katekòsmisas. Basìlion Ieràtevma, * Pàter Òsie, * Christòn ton Theòn ikèteve * dhorìsasthe imìn to mèga èleos.
La tua voce s’è sparsa per tutta la terra e questa ha ricevuto la tua parola con la quale hai ammaestrato in modo divino, hai illuminato la natura degli esseri, hai abbellito il costume degli uomini. Regale sacerdozio, Padre santo, Basilio, prega Cristo Dio che ci conceda la grande misericordia.
Colossesi 2,8-12
Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo.
Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.