Grande e Santo Martedì
Nel Grande e Santo Martedì si fa memoria della parabola delle dieci vergini, che oggi viene letta.
Occorre essere desti e vigilanti per poter accogliere lo sposo non appena arriva; le nostre anime non devono essere appesantite da preoccupazioni inutili. La passione salvifica è la grande occasione che il Signore ci offre per poter entrare nel Regno, Se le nostre lampade sono senza olio, significa che ci siamo perduti nelle cose del mondo e non abbiamo conosciuto il dono di Dio e quindi saremo chiusi fuori del Regno. Beati, invece, coloro che hanno la lampada accesa, e possono accogliere lo Sposo al suo arrivo! Se le nostre lampade sono piene di olio, significa che abbiamo fatto fruttificare il talento, che il Signore ci aveva affidato. E allora, entreremo con Lui nella luce del Regno.
Inni:
Idù, o Ninfios èrchete
(Tropario mesonittico)
Ἰδοὺ ὁ Νυμφίος ἔρχεται ἐν τῷ μέσῳ τῆς νυκτός, καὶ μακάριος ὁ δοῦλος, ὃν εὑρήσει γρηγοροῦντα, ἀνάξιος δὲ πάλιν, ὃν εὑρήσει ῥαθυμοῦντα. Βλέπε οὖν ψυχή μου, μὴ τῶ ὕπνω κατενεχθής, ἵνα μῄ τῶ θανάτω παραδοθής, καὶ τῆς βασιλείας ἔξω κλεισθής, ἀλλὰ ἀνάνηψον κράζουσα. Ἅγιος, Ἅγιος, Ἅγιος εἶ ὁ Θεός ἡμῶν, δυνάμει τοῦ Σταυροῦ σου σῶσον ἡμᾶς.
Idù, o Nimfios èrchete en dò mèso tis nictòs. kiè makàrios o dhùlos, on evrìsi grigorùnda; anàxios de pàlin, on evrisi rathimunda. Vlèpe un psichi mu, mi to ipno katenechthis, ina mi to thanàto paradothis, kiè tis Basilìas èxo klisthis; allà anànipson, kràzusa: aghios, àghios, àghios i, o Theòs imòn; dià tis Theotòku, elèison imàs.
Ecco, lo Sposo viene nel mezzo della notte. Beato il servo che Egli troverà desto; indegno, invece, colui che troverà ozioso. Bada, anima mia, di non lasciarti prendere dal sonno, per non essere consegnata alla morte ed esclusa dal Regno. Rientra in te stessa ed esclama: Santo, santo, santo sei, o Dio, per l'intercessione della Madre di Dio, abbi pietà di noi.
Ton ninfòna
(exapostilarion)
Τὸν νυμφώνά σου βλέπω, Σωτήρ μου κεκοσμημένον, καὶ ἔνδυμα οὐκ ἔχω, ἵνα εἰσέλθω ἐν αὐτῷ, λάμπρυνόν μου τὴν στολὴν τῆς ψυχῆς, Φωτοδότα, καὶ σώσόν με.
Ton ninfòna su vlèpo, Sotir mu kekosmimènon, kiè èndima uk ècho, ina isèltho en aftò. Lambrinòn mù ti stolìn tis psichìs, Fotodòta kiè sòson me.
Vedo pronta la tua camera nuziale, o Salvatore, ma non ho l'abito per potervi entrare. Rendi splendente la veste dell'anima mia, o Datore di luce, e salvami.
Letture:
- Epistola: Esodo 2,5-10; Giobbe 1,13-22
- Vangelo: Matteo 24,36-26,2