Nella domenica odierna, successiva alla Pentecoste, la Chiesa commemora tutti i Santi che in ogni tempo si sono resi fulgidi testimoni della verità della fede cristiana. Il giorno di Pentecoste gli Apostoli insieme alla Madre di Dio, per volontà divina, ricevendo i doni dello Spirito Santo, sono divenuti portatori e testimoni nel mondo della Parola del Signore e a loro, nel corso dei secoli, si sono aggiunti tutti quegli uomini e quelle donne, persone note ed ignote, che hanno subìto e accettato volontariamente il martirio pur di restare fedeli al Signore. Ma l'odierna commemorazione non riguarda solo coloro che vennero dopo Cristo, ma anche i Profeti, i Giusti che lo annunciarono al popolo ebraico prima della sua venuta.
La domenica odierna è anche conosciuta come la prima del ciclo di Matteo perché dal lunedì precedente (del Santo Spirito) nella Divina Liturgia è iniziata la lettura del Vangelo di san Matteo che si concluderà nel mese di settembre nella domenica dopo l'Esaltazione della Santa Croce.
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».