Sinassario

A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?».  E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Vangelo

Matteo 19,16-26

 Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?».  Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».  Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,  onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso».  Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?».  Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».  Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
 Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.  Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli».  A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?».  E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Epistola

1Corinzi 15,1-11

 Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi,  e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,  fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture,  e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.  In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.  Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.  Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.  Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.  Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.  Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.