Sinassario

Con la festività odierna ci viene proposta alla venerazione la insigne reliquia della Veste della Vergine Maria, portata a Costantinopoli nel 458 e deposta nel tempio di Blacherne.

Vangelo

Luca 10,38-42; 11,27-28

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Epistola

Ebrei 9,1-7

Certo, anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno. Fu costruita infatti una Tenda: la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta: essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo poi c'era una Tenda, detta Santo dei Santi, con l'altare d'oro per i profumi e l'arca dell'alleanza tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovavano un'urna d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che aveva fiorito e le tavole dell'alleanza. E sopra l'arca stavano i cherubini della gloria, che facevano ombra al luogo dell'espiazione. Di tutte queste cose non è necessario ora parlare nei particolari. Disposte in tal modo le cose, nella prima Tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrarvi il culto; nella seconda invece solamente il sommo sacerdote, una volta all'anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati involontari del popolo.

Inni

APOLITIKION

Θεοτόκε αειπάρθενε των ανθρώπων η σκέπη, Εσθήτα και Ζώνην του αχράντου σου Σώματος, κραταιάν τη Ποίμνη σου περιβολήν εδωρήσω, τω ασπόρω Τόκω σου άφραρτα διαμείναντα. Επί σοι γαρ και φύσις καινοτομείται και χρόνος, διο δυσωπούμεν σε, ειρήνην τη ποίμνη σου δώρησαι, και ταις ψυχαίς ημών το μέγα έλεος.


O Madre di Dio, sempre vergine, protezione degli uomini, hai dato alla tua città, qual potente presidio, la veste e la cintura dell'immacolato tuo corpo, che per l'ammirabile tuo parto perdurarono incorrotte; in Te, infatti, si rinnovano e la natura e il tempo. Ti supplichiamo: dà pace alla tua nazione e alle anime nostre la tua grande misericordia.