Questo sabato è dedicato alla commemorazione di tutti gli uomini e di tutte le donne che hanno abbracciato la vita monastica ed hanno vissuto nella dura ascesi. Gli inni liturgici delgli uffici divini di questa giornata li descrivono in questo modo:
"Custodita illesa in voi l'immagine di Dio e reso l'intelletto signore delle funeste passioni, mediante l'ascesi avete raggiunto, per quanto possibile la somiglianza, poiché, facendo coraggiosamente violenza alla natura, vi siete studiati di sottomettere ciò che è inferiore a ciò che è superiore e di assoggettare la carne allo spirito. Siete così divenuti eccelsi fra i monaci, colonizzatori del deserto, allenatori di quelli che compiono bene la corsa, rigorosissimi canoni di virtù. E ora nei cieli, venuti ormai meno gli specchi, contemplate puramente, o piissimi la santa Trinità, intercedendo senza veli per quanti vi onorano con fede e amore" (doxasticòn del vespro)
Ὁ Θεὸς τῶν Πατέρων ἡμῶν, ὁ ποιῶν ἀεὶ μεθ' ἡμῶν κατὰ τὴν σὴν ἐπιείκειαν, μὴ ἀποστήσῃς τὸ ἔλεός σου ἀφ' ἡμῶν, ἀλλὰ ταῖς αὐτῶν ἱκεσίαις, ἐν εἰρήνῃ κυβέρνησον τὴν ζωὴν ἡμῶν.
O Theós tón Patéron imón, o pión aí meth' imón katá tín sín epiíkian, mí apostísis tó éleós su af imón, allá tes a̓ftón ikesías, en eiríni kivérnison tín zoín imón.
O Dio dei padri nostri, che sempre agisci con noi secondo la tua clemenza, non distogliere da noi la tua misericordia, ma, per le loro preghiere, dirigi la nostra vita nella pace.
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge.
Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.
Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.