Sinassario

In questo giorno dell'anno 351, non molto tempo dopo che era stato eletto Cirillo come Arcivescovo di Gerusalemme, durante il regno di Costanzo, figlio di Costantino il Grande, nel periodo di Pentecoste, la Croce è apparsa sul cielo sopra Gerusalemme. San Cirillo, nella lettera che inviò all'imperatore Costanzo per informarlo del prodigioso evento, disse "a circa l'ora terza del giorno, una enorme croce, formata di luce, apparve nel cielo sopra il santo Golgota e si estendeva fino al Sacro Monte degli Ulivi. Questa apparizione non fu vista da uno o due soltanto, ma con chiarezza da tutta la gente della città, non, come si potrebbe supporre, correndo rapidamente in fantasia, ma realmente per molte ore in bella vista" (PG 33:1 16q).

Epistola

Atti 26,1; 26,12-20

Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, si difese così: In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno  vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio.  Tutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo.  E io dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti.  Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora.  Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando  ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me.
 Pertanto, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste;  ma prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di convertirsi e di rivolgersi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione.