Sinassario

Sant'Alessandro nacque intorno al 238 d.C. Fu dapprima sacerdote di San Metrofane, vescovo di Bisanzio, al quale succedette nel 314. Ingannato dall'empio Ario, l'imperatore Costantino tentò invano di fargli accogliere questo vescovo eretico nella comunione ecclesiastica. Sostenuto dal potere imperiale, Ario si diresse verso la chiesa quando soffrì di mal di pancia. Le sue viscere fuoriuscirono e morì nel 337. Dopo aver governato saggiamente la Chiesa di Dio per ventitré anni, sant'Alessandro morì in pace intorno all'anno 337.

Originario della Cappadocia, San Giovanni fu sacerdote e sincello della Chiesa di Costantinopoli. Alla morte del Patriarca Timoteo fu eletto Arcivescovo di Costantinopoli dall'imperatore Anastasio il martedì di Pasqua dell'anno 518. Nello stesso anno Anastasio morì e fu sostituito dal pio imperatore Giustino. San Giovanni convocò due sinodi a Costantinopoli contro i monofisiti. Uomo di grandi virtù, dormì nel Signore nel 518, nel mese di febbraio.

San Paolo il Giovane era originario di Cipro. Nella gerarchia ricoprì il grado di lettore ed eccelleva nelle parole e nei fatti. Dopo un lungo posto vacante nella sede di Costantinopoli causato dall'eresia iconoclasta, fu eletto contro la sua volontà Patriarca di Costantinopoli la seconda domenica della Grande Quaresima del 780. Al momento della sua ordinazione sottoscrisse un documento per paura del terribile Leone il Cazaro in cui dichiarava di non rendere venerazione alle Icone. Ben presto l'Imperatore morì ed il Patriarca malato, all'insaputa dell'Imperatrice Irene, lasciò il suo trono e si recò al monastero di Flauros per vestire l'abito monastico. Convocati i patrizi e le personalità eminenti del Senato, l'imperatrice Irene li inviò per ottenere il consiglio del Santo. San Paolo disse loro: "Se non si riunisce un Concilio ecumenico e se l'errore che è in voi non viene corretto, non c'è salvezza per voi". Il Santo morì in pace nel 784, lasciando dietro di sé un grande dolore nel cuore dell'Imperatrice e degli uomini pii dell'impero. San Paolo fu uomo rispettabilissimo, caritatevole senza misura e degno di ogni venerazione. L'impero e l'imperatrice avevano grande fiducia in lui. In quest'epoca si era già cominciato a parlare apertamente della venerazione delle Icone. Il suo successore fu San Tarasio, sotto il quale si tenne il settimo Concilio Ecumenico nel 787, il secondo di Nicea, e ebbe luogo la prima ricostituzione delle Sacre Icone.