Sinassario

Intorno alla festa della Pasqua, Erode Antipa fece tagliare la testa al santo Precursore. La data odierna, invece, è l'anniversario della dedicazione di una chiesa a Sebastea (Samaria), dove si venerano le tombe del Precursore e del Profeta Elia. In seguito questa festa si estese a tutta la Chiesa. Attualmente la testa di San Giovanni Battista è venerata nella Chiesa di San Silvestro a Roma perché fu portata lì da Homs (in Siria). Sebbene questa, secondo la disciplina classica della Chiesa bizantina sia una grande festa, la si celebra con il digiuno in opposizione al banchetto e all'omicidio voluti del re Erode.

Vangelo

Marco 6,14-30

Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui». Altri invece dicevano: «È Elia»; altri dicevano ancora: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.

Epistola

Atti 13,25-33a

Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali. 

Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato;  e, pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso.  Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro.  

Ma Dio lo ha risuscitato dai morti  ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo.  E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta,  poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù.

Inni


Apolytíkion. (Tono 2.)


Del giusto si fa memoria tra le lodi* ma a te, o Precursore, basta la testimonianza del Signore.* Sì, più venerabile dei profeti sei stato dichiarato,* perché sei stato reso degno di battezzare tra i flutti* colui che annunciavi.* Perciò, dopo aver combattuto per la verità,* con gioia hai annunciato anche nell’ade* Dio manifestato nella carne,* lui che toglie il peccato del mondo* e a noi elargisce* la grande misericordia.